Tre persone sono state oggi incornate durante l’ottava e ultima corsa dei tori alla feria di San Firmin, che è durata meno di tre minuti. Negli scorsi giorni decine di persone ferite
Ancora feriti a Pamplona. Tre persone sono state oggi incornate durante l’ottava e ultima corsa dei tori alla feria di San Firmin, che è durata meno di tre minuti. Negli scorsi giorni decine di persone, fra cui alcuni turisti, sono rimaste ferite o contuse, alcune in modo grave.
Per otto giorni di fila, in occasione della festa di san Firmin, una piccola mandria di sei tori corre attraverso le strette strade del capoluogo della Navarra, in una tradizione che risale al 1591. La scorsa settimana, decine di manifestanti animalisti hanno protestato contro la corsa dei tori. Gli attivisti, vestiti di nero e con delle corna in testa, si sono sdraiati a terra per protestare contro l’uccisione dei tori nell’arena, che avviene alla fine della corsa.
Pamplona, l’origine dell’encierro
L’origine dell’encierro è medioevale, risale a quando i pastori navarri portavano i tori dalle praterie della Navarra fino alla plaza mayor, che faceva da antecedente alla plaza de toros. Trascorrevano la notte precedente la corrida accampati vicino alla città, e all’alba entravano circondati dai tori e accompagnati da gente che, a cavallo o a piedi, aiutava con pali e grida a chiuderli nei recinti all’aperto. Con il passare del tempo, verso la fine del secolo XIX, si passò da correre dietro di essi per aiutare a rinchiuderli, a correre davanti, e il tutto cominciò a convertirsi in costume popolare.
Ogni anno gli animalisti protestano a difesa dei diritti degli animali. La festa si tiene ogni anno dal 6 al 14 luglio in onore del santo patrono della città. Centinaia di migliaia di visitatori arrivano da tutto il mondo, molti di loro proprio per partecipare attivamente all’evento clou, la corsa dei tori.
il fido custode, cremazione e sepolture animali d’affezione
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